È finalmente uscito nelle librerie, su Amazon e tutti i portali internet il mio primo libro. Il Cortile dell’Eden, Roberto Alboresi. Edizioni Albatros il Filo (Collana Nuove Voci). Dalla quarta di copertina: «Mi è sempreContinue reading
La Bala di Pierangelo Bertoli
Ho questo bellissimo ricordo: Festa dell’Unità di Vignola, concerto di Pierangelo Bertoli. Sarà stato il 1993, forse ’94. Conoscevo Bertoli e lo amavo già, ma non l’avevo mai visto dal vivo. Stupendo! Questa canzone nonContinue reading
Radici di Francesco Guccini
Cinquant’anni fa (1 luglio 1972) usciva Radici, il quarto Album di Francesco Guccini. Sette canzoni, sette capolavori.
Vasco Zen
Sai, ci sono momenti che mi scaraventano letteralmente in uno stato di leggerezza. Sono cose all’apparenza piccolissime. Eppure, hanno il potere di aggiustarmi la giornata. Sono momenti di grazia che mi ricordano l’infanzia, quando miContinue reading
il bosco di là
C’era stato un corteggiatore un tempo, un giovane che veniva dal paese di fuori, dietro il bosco di là, alla fine della valle; tagliava la legna, e dal furgone si limitava a guardarla timido ogni volta. Eppure, a Matteuccia quello sguardo diceva tutto quel che c’era da dire, e tornava a casa che era sangue e respiro.
Prima persona singolare di Murakami Haruki
Chiamatemi pazzo, ma se devo essere sintetico sono questi i due aggettivi che più di tutti descrivono un racconto di Murakami: magico e infinito. Perché nella storia ci finisci dentro anche tu, semplice lettore, risucchiato. Perché anche quando finisce, un suo racconto non è mai del tutto finito.
Pisolini buddisti
E badate bene ho una passione da sempre per la cultura Orientale. E se si è così attratti da Buddha, il Tao e lo Zen, la meditazione non è solo un interesse, diventa un vero e proprio obiettivo. Le fiere olistiche una necessità. Un modo immediato per vivere l’oriente, per informarsi, partecipare a eventi.
Trilogia della città di K.
“Nostra Nonna è la madre di nostra Madre. Prima di venire ad abitare da lei non sapevamo che nostra Madre avesse ancora una madre. La chiamiamo Nonna. La gente la chiama Strega. Lei ci chiama figli di cagna”.
SIDDHARTA
Il capolavoro di Hermann Hesse è poi quello di avere elevato Siddharta – un semplice figlio di un Brahmino – a un livello, se è possibile, superiore al Buddha stesso. Sicuramente l’ha reso più umano, perché a differenza del Buddha (che raggiungerà il nirvana rinunciando di fatto a vivere, scegliendo l’ascetismo più estremo), Siddharta conseguirà lo stesso obiettivo immergendosi totalmente nella vita. Sperimentando di tutto, anche i piaceri mondani, soprattutto i piaceri mondani: il cibo, il sesso, il denaro, il gioco d’azzardo, come qualsiasi essere umano.