Forse non lo sai ma pure questo è amore: Modena FC 1912

01 Novembre 2017

Vi capita mai di stare per fare una cosa e poi bloccarvi e fare tutt’altro? A me sì, e abbastanza spesso. Come adesso che stavo per pubblicare un articolo sulla musica italiana e poi… è bastato un incontro di un paio d’ore fa, per far cambiare completamente il corso di questa giornata. La musica può aspettare. Parlerò del mio viscerale amore per il Modena. Penso che tutti sappiano che cosa stia succedendo: delle tre partite perse 0-3 a tavolino in un Braglia chiuso col catenaccio (cosa mai successa prima d’ora a nessuna squadra professionistica italiana), di Caliendo, del cambio di proprietà con Taddeo, dello sciopero dei giocatori che da Agosto non ricevono lo stipendio, della piccolissima speranza legata all’Azionariato Popolare (Gigliotti) che sta provando insieme ad una cordata di imprenditori modenesi ad acquistare la società da Taddeo stesso (che è già sparito), per salvare la squadra della città e i suoi 105 anni di storia.

In questi ultimi mesi ho preferito starmene zitto, troppo coinvolto anche solo per parlarne… e poi per raccontare cosa?

Cosa mi ha fatto cambiare idea?

In centro a Modena ho incontrato Paolo, detto Burtla, un mio compagno di classe del Fermi, e sono bastate poche parole per farmi tornare ad allora… alla nostra curva Sud; così chiamavamo l’ultima fila della nostra classe in cui ci sedevamo, testimone della nostra amicizia, delle tante risate, gioie e pene: cazzo se mi interrogano non ho studiato... Curva Sud in onore della nostra e unica CURVA SUD del Braglia, e del suo tifo incandescente per la squadra della nostra città; che è più facile tifare per la Juve, ma noi siamo di Modena e allora: tin la squèdra dla to zitè!

E allora eccomi qui. Ho appena finito di pranzare e sto scrivendo proprio questo pezzo. Si vede che era il suo momento, che il Modena non poteva più aspettare. Perché se è vero che non ne parlavo non posso certo dire che non ci pensavo. Tenete presente che ahimè, nel mio caso, si può parlare di una malattia.

Come faccio a farvi capire? A rendere l’idea?

Ok, ci sono: Stagione 2013/2014

È l’anno in cui raggiungemmo i play-off. Io non sono scaramantico ma per il Modena ecco cosa ho obbligato a fare a mia moglie Luisa.
La squadra parte discretamente ma dopo la sconfitta casalinga nel derby con il Carpi va in crisi. Si riprenderà all’inizio del girone di ritorno. La svolta a Siena: grazie a mister Novellino, ai giocatori, e alla foto di mia moglie.
Mi spiego meglio: nel momento clou della stagione, ho un’intuizione: è il 02 Maggio 2014 sono in un parco con Luisa e vedo un bellissimo fiore giallo canarino. Penso subito ai canarini, al fatto che il giorno dopo hanno una partita decisiva e non facile a Siena. Ho un’intuizione: fotografare il fiore. In questi casi, come sempre, una buona dose di culo aiuta: mia moglie ha la macchina fotografica con sé. Le chiedo di fotografarmi il fiore (mi sembra una gerbera). Alla sera la stampiamo. È una gerbera. È bellissima e la ritaglio della misura di una figurina.
Perché intanto avevo partorito la mia idea per tornare in serie A: appiccicare nell’Album GIALLOBLU’ (che la Panini aveva pubblicato nel 2012 con le figurine dei giocatori più rappresentativi dei suoi primi 100 anni, e che avevo completato comprando centinaia di pacchetti di figurine – che si trovano sempre dei doppioni! – come quando ero bambino ) il fiore-figurina.

Doveva essere il mio portafortuna. E così è stato: Siena Modena 1-3.

Da qui in poi penso che abbiate capito: non potevamo certo fermarci. Ed è così che io e mia moglie vagavamo per tutti i parchi in cerca del fiore giallo canarino giusto per la battaglia.
Ogni partita un fiore diverso e una foto da appiccicare all’album.
Ed io a segnare il risultato, a fine partita, di fianco al fiore:

  • 03/0572017 Siena – Modena 1-3
  • 10/0572017 Modena – Novara 3-1
  • 13/05/2017 Brescia – Modena 0-1
  • 17/05/2017 Modena – Avellino 1-0
  • 25/05/2017 Pescara – Modena 2-2
  • 30/05/2017 Modena – Cesena 0-0

Play-off serie A

  • 03/06/2017 Modena – Spezia 1-0
  • 08/06/2017 Modena – Cesena 0-1
  • 11/06/2017 Modena – Cesena 1-1

Modena eliminato in Semifinale dal Cesena.

Più di uno potrà obiettare che alla fine mica siamo andati in A, e che le foto non hanno portato così tanto bene. Beh, intanto siamo arrivati in semifinale… ma poi c’è un altro pezzo di storia che manca.

Questo, che ci crediate o no, l’epilogo.

Un paio di giorni prima della prima semifinale persa in casa con il Cesena, alle ore 19,00, avevo un importante appuntamento con mio fratello Ivan. Grazie ad un suo amico avevamo l’aggancio per incontrare Novellino, l’allenatore del Modena.
Ma accadde un contrattempo. Una piccola tragedia. Un problema al lavoro e sono in ritardo. Decido comunque di passare da casa. Dovevo assolutamente prendere l’album del Modena con le figurine e i fiori/portafortuna per farli autografare dal Mister. Salgo le scale di casa di corsa – sono le 19,10 – prendo l’Album agitatissimo. In casa c’è anche Eleonora (mia figlia) che decide di venire con me. In un lampo siamo all’Hotel Due Pini. Entriamo di corsa nella Hall, e quasi urlo dov’è Novellino, dov’è Novellino, HO UN APPUNTAMENTO CON LUI, HO UN APPUNTAMENTO CON LUI… alla reception mi guardano stralunati: Novellino l’allenatore del Modena? … qui non c’è… mi sembra che alloggi all’Hotel Le Ville…
Cazzo è vero! Come posso avere sbagliato Hotel???
Saliamo di corsa in macchina e parto a razzo. Devo fare pena a mia figlia perché sento che dice, un paio di volte: dai papà stai tranquillo vedrai che facciamo in tempo
Arriviamo all’albergo alle 19,30. Parcheggiamo, corriamo verso l’ingresso, e ci blocchiamo: è appena uscito Ivan. Ci avverte che Novellino non c’è più. È andato a cena. Sono arrivato in ritardo.
Sono arrivato in ritardo. Sono arrivato in ritardo. Sono arrivato in ritardo. Sono arrivato in ritardo. Ritardo!

Ora, se non mi credete lo capisco, anch’io non so se credere a tutto ciò. Ma è andata così.
E da allora continuo a chiedermi: Ma se avessi incontrato il Mister come sarebbe andata a finire?
Se vedendo il mio Album, pur facendosi una risata (perché questa cosa è da pazzi… adesso che sono passati tre anni lo capisco anch’io), mi avesse firmato ogni fiore giallo, ogni risultato positivo, saremmo andati in serie A?

Ok, adesso che avete capito a che livelli può portare una passione, posso continuare.
Io non so se effettivamente Gigliotti e la sua cordata di imprenditori locali riusciranno a salvare il Modena. In molti dicono che non ci sia più nulla da fare. Tuttavia una cosa mi è chiara: il Modena, oltre a me, ha migliaia di tifosi che l’amano e se anche dovesse ripartire dai dilettanti non smetterebbero di amarla.
L’importante è tornare ad avere un progetto, una società seria, trasparente. Persone di cui ci si possa fidare. Con Casari e Caliendo non è MAI successo.
Nel 2003/2004 eravamo in serie A, sono passati solamente 14 anni ma pare un secolo.
Il Presidente era Amadei, personalmente penso sia stato trattato male e che se fosse rimasto lui non saremmo mai arrivati a questo punto. Anzi sono convinto che saremmo tornati in serie A. Ha venduto il Modena per una miseria, stanco di essere insultato, appianando tutti i debiti e lasciando alla nuova dirigenza un pacchetto giocatori di proprietà di tutto rispetto.
Voglio essere chiaro: il Modena è in questa situazione per colpa di Casari e Caliendo. Punto. Tuttavia dopo essere stati in serie A, a noi modenesi ci era venuto il palato un po’ troppo fine. E si sono accesi troppo gli animi, quando a mio parere non ce n’era bisogno, perché non si può sempre vincere, e perché bisogna stare vicini alla squadra nei momenti alti come in quelli bassi.
Concludendo abbiamo toccato il fondo. Ma non molliamo perché:

Modenesi siamo noi e chi cazzo siete voi, quando il Modena segnerà questa curva esploderà

E sono convinto che il Modena FC, anche a costo di ripartire dai dilettanti, tornerà nell’Olimpo del calcio che conta. Ci potete contare. E se, per far ciò, devo convincere mia moglie a fotografare, in gran parte, fiori gialli, vorrà dire che la convincerò.

Un’ultima cosa: nel campionato 2011/2012 alla diciottesima Giornata (03/12/2011) abbiamo perso con il Vicenza 0-3. Ero un bel po’ arrabbiato. Di getto ho scritto un articolo che ho mandato alla Gazzetta di Modena e a Forza Modena e che entrambi hanno pubblicato. L’avevo intitolato: Una certa idea di tifo (dicembre 2011).

Per chi volesse leggerlo, lo ripropongo:

UNA CERTA IDEA DI TIFO

Io di cose che conosco davvero, e amo senza smettere mai, ne ho due o tre. Una è il Modena FC. Mi è venuta un giorno questa idea: che se solo mi fossi messo lì a parlarne con tutti i tifosi che gli vogliono bene davvero, e sono tanti, senza smettere per un po’- beh, ne sarebbe venuto fuori innanzitutto UNA CERTA IDEA DI TIFO. Chiedo scusa ad Alessandro Baricco per essermi impossessato ed aver plasmato, a mio modo, le sue parole, dell’inserto “Una certa idea di mondo” uscito su Repubblica il 13 Novembre. Il suo articolo non ha niente a che fare col tifo calcistico, così come escludo che Baricco sia tifoso del Modena e probabilmente non è nemmeno interessato al calcio. Il fatto è che il suo articolo – a proposito parla di libri – trabocca di passione e si presta, perché no, al mio scopo: fare una chiacchierata con chi vuol bene al Modena e partorire insieme UNA CERTA IDEA DI TIFO. La mia idea di tifo viene da lontano: figlia di quel bambino che ero e torno ad essere unicamente quando penso ai canarini. La mia prima volta è il Modena di Baffo-goal della stagione 1975-76 che sfiorò la A: Tani, Mei, Mattriciani, Bellotto, Matteoni, Piaser, Colombini, Ragonesi, Bellinazzi, Zanon, Colomba. Abbonato in curva Sud, quando davano a noi ‘pulcini’ un semplice tagliandino non nominale che eri obbligato appena entravi all’ingresso dello stadio a cambiare con una bandiera gialloblu, rigorosamente da sventolare. Poi finita la partita in fila a restituirla, a riprendersi l’abbonamento: sempre diverso e sempre più lurido!!!!!!!!!!! L’attesa della partita iniziava, un paio di giorni prima, alle medie Carducci. Rubavo minuti alle lezioni per preparare sacchetti di coriandoli da buttare in cielo la domenica all’ultimo olé, nell’immancabile rito della formazione del Modena. E poi finalmente la partita… era dura far passare i minuti, fino al momento dell’autobus che mi faceva sentire grande a 10 anni, e mi portava al Braglia. Si vinceva e si perdeva, e quando si perdeva, c’era sempre un goal annullato regolarissimo e decine di goal mancati per un soffio, da raccontare al ritorno a mia madre. E poi le mie prime trasferte: Vicenza, Monza, Trento, Bergamo si coloravano gialloblu, i cori iniziavano sui pullman, centinaia di ragazzi pazzi d’amore da sembrar migliaia e migliaia. Si è goduto, ma ancora di più sofferto; come il primo anno di Farina nelle due ultime trasferte di Trieste e San Remo. Per un soffio è mancata la mia prima promozione in B da protagonista, ci sentivamo battuti ma mai sconfitti orgogliosi d’essere canarini. E poi come si poteva non voler bene a Minguzzi, Cresci, Scarpa, Tosetto, Vernacchia, Agostinelli, Rabitti… Ma in ogni caso i giocatori che vestivano la mitica maglia canarina rimanevano eroi. E lo sono rimasti anche dopo con la retrocessione in C2.

E oggi… 0-3 con il Vicenza: vorrei poter dire come a San Remo battuti ma mai vinti.

Ma sento in questi ultimi anni un malessere profondo, doloroso, che pur non intaccando la passione gialloblu non se ne va. Come un senso di colpa a cui all’inizio si dà poca importanza ma che poi risale come un rigurgito, un’ipocrisia che spacciamo per amicizia.
Si sente dire spesso che i tifosi del Modena hanno il palato fine, che la loro eccessiva criticità verso la squadra sia intrinseca del loro carattere: ma non si sta esagerando?
La squadra sta sprofondando ma noi stiamo facendo abbastanza?
Vorrei, a tal proposito, commentare un articolo di giornale uscito dopo la sconfitta del Modena contro il Vicenza

Il pubblico di Modena è educato e civile, ha sempre dimostrato grande maturità, i giocatori devono mettersi in testa che fischiare alla fine di una gara come quella col Vicenza è assolutamente normale, anzi fisiologico, e che nessuno dica che giocare al Braglia è un problema…

articolo uscito lunedì 05/12/2011 su l’Informazione di Modena

Innanzitutto il giornalista che ha scritto l’articolo non era in curva, se no avrebbe visto visi rabbiosi e sentito insulti pesi come ‘giaroni‘, che non hanno niente a che vedere con un pubblico maturo. Rispetto il lavoro del giornalista, io però tifoso dei canarini da sempre e da sempre in curva sud – quando era sud, poi nord, poi di nuovo sud – penso che insultare i propri calciatori com’è successo domenica, fare gli olè ai tocchi di palla dei Vicentini e urlare al loro terzo goal come avesse segnato il Modena, non sia assolutamente normale e tantomeno non è prova di grande maturità. Che sia chiaro, il pubblico ha sempre ragione, paga, e poi non voglio crearmi nemici, creare divisioni : più siamo e meglio è per il Modena. Ma non posso evitate di dire che episodi come quelli di domenica scorsa fanno male al Modena e non fanno onore alla gloriosa ed enorme anima del tifo gialloblu. La mia idea di tifo è “forza ragazzi non vi lasceremo mai…”, è “se tu vuoi tifare per il Modena vieni con noi nel cuore della profonda sud…”, e se si retrocede (tocchiamo ferro) sfiga, si tornerà a soffrire in campi come San Remo o Carrara. La mia idea di tifo è un tifo che non insulta mai i propri beniamini, ma incassa, soffre se non è giornata, e aiuta in tutti i modi i ragazzi. Per la mia idea di tifo bisognerebbe ripartire dall’inizio, quando c’erano meno interessi e meno stress, ed il calcio era semplicemente un gioco. Non è dare dello zombi a Fantini appena tocca la palla, o insultare Fabinhio se avevamo altre aspettative su di lui: forse non è ancora pronto per la B ma è un ragazzo di vent’anni e fischiarlo già dal primo minuto… Per la mia idea di tifo non è ammissibile insultare Bruno. Quando è passato al Sassuolo è dispiaciuto a tutti, ma che brutto sentire tanti fischi e insulti nei derby. Bruno voleva rimanere a Modena ed era pronto ad abbassarsi il contratto, ma se non si è raggiunto un accordo doveva smettere di giocare? Come si può dimenticare le sue 50 reti in tre stagioni e mezzo al Modena, che l’hanno fatto entrare di diritto nella grande storia canarina come il quarto bomber di sempre. Un tifo che pensa che venga il bene del Modena sopra ogni cosa, e che se anche la tessera del tifoso è una puttanata, la si fa per amore. Che io a Livorno al goal di Pasquato allo scadere c’ero ed ho goduto come un maiale, ma una parte di me soffriva nel vedere la curva vuota perché i veri tifosi della curva sud, i duri (????), per principio non fanno la tessera. Io a quei tifosi voglio dire che la vita è piena di compromessi, di regole ingiuste da accettare, e la tessera del tifoso, anche se, torno a dire è una puttanata, si può e si deve fare. Ma vi ricordate che curva nel derby in serie A a Bologna, oppure a Bergamo con l’Atalanta l’anno dei play off di Bucchi, e l’anno prima l’ultima trasferta ad Ascoli, che per un punto si tornava in A. No, adesso per principio la curva del Modena in trasferta è deserta… che neanche il Sassuolo. Mi sanguina il cuore. La mia idea di tifo è quella che se si vince si vince tutti e se si perde si perde tutti ed insultare i calciatori è come insultare se stessi. Sogno una curva che pur perdendo in casa e soffrendo dalle legnate prese applaude la squadra a fine gara, a prescindere da qualsiasi risultato sportivo. I giocatori sono scelti dalla società, ho l’ingenuità di pensare che danno sempre il massimo. Se ci sono delle carenze tecniche è giusto prendersela con la società, con una critica dura e speriamo costruttiva. Società che in questi anni, a mio parere, non ha fatto niente per creare un ciclo: anzi ha sempre aspettato che i giocatori andassero in scadenza di contratto, per poi lasciarli andare in altre piazze, contenta di risparmiare l’ingaggio. Passi per Pinardi e Bruno: siamo in bolletta, ma per Troiano e Gozzi bastava un ritocco all’ingaggio e avrebbero fatto comodo. Sono andati via Signori, Colucci, Mazzarani, Pasquato… ma almeno Luisi, che è ancora senza contratto si doveva tenere. Va bene che l’importante è il bilancio e i nuovi soci imprenditori non hanno possibilità economiche alla Squinzi, tanto per fare un nome, ma l’impressione è che il dopo Amadei abbia portato una dirigenza superficiale. Ho creduto da subito nel progetto Ghirlandina sport, formata da imprenditori modenesi e non vorrei offenderli. E’ facile giudicare dall’esterno e so benissimo che se non fosse intervenuta CPL due stagioni fa, non ci saremmo iscritti al campionato di serie B e giocheremmo nei dilettanti, ma il prossimo è l’anno del centenario e le aspettative di tutti i tifosi sono altre. Nella speranza che la società ci regali per natale un paio… facciamo tre rinforzi dai, facciamo vedere quanto è grande la nostra anima gialloblu e sosteniamo i nostri ragazzi incondizionatamente.

dicembre 2011

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Sono nato a Modena nel 1964 e vivo in un paese che è parte dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Da 35 anni faccio piastrelle. Mi occupo di ricerca. Crescere, crescere, crescere: non esistono altri obbiettivi. Ogni anno è una sfida. Sposato con due figli, da quattro anni scrivo su questo blog. Ma fin dal primo articolo ho capito che recensire un libro, un film o una canzone non è che un pretesto per raccontarmi: pensieri, passioni, desideri. Ricordi. Il vero scopo è fermare il tempo. Trattenere il più possibile istanti di felicità.

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6 pensieri riguardo “Forse non lo sai ma pure questo è amore: Modena FC 1912

    1. In realtà speravo di portare fortuna… che accadesse davvero un miracolo, ma le ultime notizie dicono altro: Game over!! Il Modena non gioca a Santarcanglo e sarà radiato… ma noi modenesi siamo abituati a soffrire e non molleremo… in qualsiasi categoria ci facciano giocare!

  1. Ciao Roberto, come non associare in questo momento storico il fallimento del Modena con l esclusione dell’ Italia dai Mondiali,
    almeno per me che ho vissuto la mia infanzia con il pallone,il calcio si può dire che sia stato il mio primo Amore e vivendo in questa zona geografica il Modena ha rappresentato per tanti anni il calcio che “conta.”
    Ho dei ricordi bellissimi di quando mio zio mi portava a vedere le partite del Modena,lui che era un tifoso da sempre,stiamo parlando dei tempi di Ballotta, Vernacchia, Bombardi,D Agostino ,Rabitti,Capitan Melotti,insomma per me erano dei Fenomeni visto che il mio Target era il mitico Braida (a quei tempi in 3 categoria), saprei ancora cantare a memoria le canzoncine che l’ altoparlante faceva ascoltare in attesa delle Formazioni,ma anche quelle della mitiche Brigate Gialloblu di cui mio Fratello ha fatto parte per qualche anno.

    Il mio interesse come sai si è poi spostato più verso Sassuolo per tanti motivi, ora come accennavo all’ inizio un altra certezza è sfumata nel mio universo sportivo e calcistico nello specifico ;ed é la mancanza della nostra Nazionale Italiana ai Mondiali, ho voluto fare la premessa iniziale perché come per il Modena la mia intera passione calcistica ha avuto i picchi di interesse massimo nelle varie Fasi finali del Mondiali di Calcio, a questi ho associato dei ricordi indelebili ,sicuramente quello del 82 in Spagna e stato quello più emozionante perché battere così miti come il Brasile l’ Argentina e la Germania capita una volta sola nella vita,ma ricordo bene anche tutti gli altri così come le feste in giro a strombazzare con l auto ogni volta che si arrivava vicino alla Finale,una cosa che ricordo bene era l ’emozione che accompagnava gli incontri nella fase finale ; le mani e i piedi sudavano come se stessi giocando io.

    Insomma Caro Roberto,mi dovrò abituare da quest anno non solo a non vedere piu nessun risultato sul televideo del Modena ma anche a guardare in Tv i Mondiali senza l Italia e questo per la Prima volta nella mia Vita!

    1. Mi fa piacere sapere che tuo fratello faceva parte delle Brigate Gialloblu; chissà magari in curva ci siamo anche incrociati, così come potremmo aver esultato uno accanto all’altro ad una goal del Modena anche io e te: parli degli anni ’80, inizio ’90 e allora non ci conoscevamo…
      I mondiali del 1982? Sono stati i più bei mondiali della mia vita: ho dei ricordi bellissimi!
      Spero davvero che al prossimo mondiale (2022) l’Italia torni protagonista, così come il Modena.
      Forza Italia e Forza Gialli!!!

  2. Ciao Roberto ho riletto con piacere “una certa idea di tifo” esprime passione e amore per il MODENA che meritavano sicuramente un finale diverso.
    Speriamo di rinascere a breve con un progetto serio e poter riprendere l’abitudine di passare due ore allo stadio a seguire i gialli
    Ciao Ivan

    1. Sottoscrivo! E poi il prossimo anno in ogni dove ci sarà una marea di giallo canarino, dal momento che giocheremo anche in trasferta ad un passo da casa, perché il Modena ha migliaia e migliaia di tifosi che non vedono l’ora di ripartire.

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