Tu chiamale se vuoi emozioni…

Oggi vi parlerò di musica. Vi farò la Top Ten dei miei artisti preferiti. Per ora mi fermo alla musica italiana. I miei Mostri sacri. Intoccabili. Di ognuno di loro vi consiglio tre canzoni, solo tre, e non è una scelta facile…

  1. Francesco Guccini: Eskimo – Cirano – Farewell.
  2. Fabrizio De André: Bocca di rosa – Rimini – La guerra di Piero.
  3. Lucio Battisti: Nessun dolore – E penso a te – La collina dei ciliegi.
  4. Vasco Rossi: Sally – Siamo solo noi – Vivere.
  5. Lucio Dalla: Cara – Futura – La sera dei miracoli.
  6. Francesco De Gregori: Generale – Sempre e per Sempre – Compagni di viaggio.
  7. Mina: Città vuota – Se telefonando – Amor mio.
  8. Ligabue: Hai un momento, Dio? – Ho messo via – Certe notti.
  9. Jovanotti: Le tasche piene di sassi – A te – L’ombelico del mondo.
  10. Roberto Vecchioni: Luci a San Siro – Mi manchi – Dentro gli occhi.

Ma a me la musica piace di tutti i generi quindi non posso non citare altri artisti – cantautori o no cambia poco – che ascolto spesso e con piacere: Ivano Fossati, Paolo Conte, Mia Martini, Gino Paoli, Rino Gaetano, Claudio Baglioni, Ivan Graziani, Riccardo Cocciante, Ron, Renato Zero, Umberto Tozzi, Franco Battiato, Elisa, Malika Ayane, Antonello Venditti, Marco Mengoni, Pino Daniele, Pierangelo Bertoli, Adriano Celentano, Stadio, Umberto Tozzi, Fiorella Mannoia… (li ho indicati in maniera casuale e non in ordine di preferenza).

Poi c’è una categoria di cantanti che con una sola canzone  hanno fatto il botto, non riuscendo più a fare altri lavori all’altezza. Ad esempio: Edoardo De Crescenzo con Ancora, Marco Ferradini con Teorema

E ancora esistono canzoni che ti catturano, che non saranno capolavori ma ti rimangono appiccicate; come la canzone che vi parlerò in questo articolo, di Tiziano Ferro.

Ascoltata per caso. In macchina. Faceva parte di una delle tante compilation, in MP3, preparate da mia moglie Luisa. A lei piace molto Tiziano Ferro e anche a me non dispiace, perché non si può ascoltare solo Guccini, che tra l’altro ha fatto uscire il suo ultimo album – L’ultima Thule – nel 2012. Ultimo nel senso vero e proprio, e cioè che non ne usciranno altri. Quindi volenti o nolenti – se non si è così ottusi da pensare che la vita non ti possa più sorprendere – la ricerca del piacere, del bello, deve andare avanti. È il sale della vita.
E allora non vedo l’ora di essere sorpreso, di provare nuove emozioni. Come nel caso di questa semplice canzone di Tiziano Ferro, che ancora non nominerò.
Mi è piaciuta dal primo ascolto, e l’ho riascoltata saltuariamente per un paio d’anni. Sempre in macchina. Non mi ha mai stancato. Poi sono venute altre compilation ed è passata in secondo piano. Ogni tanto ricercavo il CD in cui mia moglie l’aveva registrata. Lo rimettevo e riascoltavo la canzone provando sempre lo stesso piacere. Poi quel CD è andato perso, quella canzone non l’ho più ascoltata.

Ma non l’ho mai dimenticata.

Al punto che quando nel giugno scorso ho comprato la macchina nuova ed è tornata in voga la compilation, mi è ritornata in mente. Ho usato l’articolo la e non l’articolo una volontariamente. Perché la Skoda Octavia (eh già… è lei la nuova ammiraglia della famiglia) ha nel cruscotto una scheda aggiuntiva nella quale ho messo musica. Non so dirvi quante canzoni ci possono stare, dovrei guardare in macchina, tirare fuori il libretto delle istruzioni e mettermi a cercare, a leggere. Quanti giga di memoria ci stanno? Sempre che sia segnato… Non so voi ma io difficilmente, quando compro la macchina, lo leggo. Il libretto intendo. Magari ci provo poi mi stanco. È che vorrebbe più sintetico. Magari lo riapro quando serve. In casi estremi, urgenti… se si accende una spia, ad esempio; ma spero sempre non ce ne sia bisogno. Non so dirvi quindi quante canzoni ci stiano. Mia moglie dice più di mille. A me bastano. Sta di fatto che prima ancora che arrivasse la macchina ho cominciato a segnarmi le canzoni della mia vita. Ed è lì, in quel momento, che è riapparsa prepotente anche lei: quella canzoncina di Tiziano Ferro. Tenete presente che non ricordavo il titolo. Probabilmente non l’avevo mai saputo. Ma mi mancava ed è stato più che sufficiente per incominciare la ricerca. Mi piaceva la melodia, il suono, le rime. Pur essendo una canzone triste mi metteva allegria. Una malinconica allegria, se capite cosa intendo.
Mi faceva venire in mente canzoni di un’altra epoca. La mia? Può darsi. Ma non voglio che crediate che non ascolto le canzoni di oggi giorno. Perché non è così. Di Tiziano Ferro, ad esempio, me ne piacciono tante altre, anche più di questa.
Tuttavia è di questa che vi parlo. È questa che mi ha Toccato.
Mi faceva, mi fa venire in mente Domenico Modugno. Una certa atmosfera. Modugno che per me è stato un grande. Anche se di un’altra generazione. O anche di un paio, di generazioni.
Mi ricordavo alcune parole. Il ritornello… mare, mare, mare… Ma non ne ero sicuro perché Tiziano, nella canzone, gioca con le parole, con le rime; almeno così mi pareva: Ma mi perseguitano queste tre parole, Ti voglio amareMare, mare, mare… o era male, male, male?
Così ho letto tutti i titoli delle canzoni di Tiziano. Ma nulla da fare. Poi sono andato per esclusione. Ho tolto i titoli che conoscevo e sono andato a leggere i testi delle restanti, tante, canzoni. È arrivato il turno di TVM e Bingo!

Mare, mare, mare

Qualcuno da lassù saprà ascoltare

Mare, mare, mare

Ti spiego una parola, due non lo so fare

La nostra fine non fu niente di speciale

Rispetto al fatto che poi tutto sa passare

Ma mi perseguitano queste tre parole

Ti Voglio Male

 

TVM, che sta per Ti voglio male. Testi e musica di Tiziano Ferro, dall’album L’amore è una cosa semplice del 2011.

Non credo che sia molto conosciuta, ma ve la consiglio e penso che sia sottovalutata… ma io sono di parte perché – penso che l’abbiate capito – questa canzone mi ha colpito e affondato. E non chiedetemi la ragione…

 

Voto: 4/5

 Qui la potete ascoltare.

Un’ultima cosa: torniamo alla mia Top Ten.
Tutti voi che leggete questo articolo avrete una vostra Top Ten. Al punto che, se vi prestate al gioco e la segnate nei commenti, non si troverebbero neanche due persone che l’hanno uguale. È matematico. Si potrebbero scoprire così anche nuovi titoli… e chissà che non mi facciate cambiare idea…

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Sono nato a Modena nel 1964 e vivo in un paese che è parte dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Da 35 anni faccio piastrelle. Mi occupo di ricerca. Crescere, crescere, crescere: non esistono altri obbiettivi. Ogni anno è una sfida. Sposato con due figli, da quattro anni scrivo su questo blog. Ma fin dal primo articolo ho capito che recensire un libro, un film o una canzone non è che un pretesto per raccontarmi: pensieri, passioni, desideri. Ricordi. Il vero scopo è fermare il tempo. Trattenere il più possibile istanti di felicità.

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10 pensieri riguardo “Tu chiamale se vuoi emozioni…

  1. Ciao Roberto, è vero le canzoni sono spesso soggettive e non sempre rimaniamo affascinati dai classici, un brano può rimanere
    indelebile nelle nostre menti e cuori solo per il fatto che ha fatto da colonna sonora a un periodo particolare della nostra vita,così come al ricordo di un amore,di una persona,o come nel tuo caso per un insieme di parole magicamente collegate fra loro e noi.
    Le canzoni ,la musica sono ancora quelle poche cose che danno emozioni e come hai suggerito tu voglio darti le mie 10 che non necessariamente sono famose o conosciute ma sono semplicemente le mie 10 canzoni preferite:

    1) Claudio Baglioni “la vita è adesso”
    2) Riccardo Cocciante “era già tutto previsto’
    3) Jovanotti ” tempo” “la gente della notte”
    4) Pooh ” uomini soli”
    5) Eros Ramazzotti ” più bella cosa”
    6)Michele Pecora ” Era lei”
    7) Ivan Graziani ” maledette malelingue”
    8)Gigi D Alessio ” tu che ne sai” ” non dirgli mai”
    9)Vasco Rossi “colpa d’ alfredo” “come nelle favole”
    10) Loretta Goggi ” maledetta primavera”

    Sarebbe bello andare avanti nell’ elenco perché più ci penso e più vorrei introdurne altre ma la regola è 10.
    La prossima magari ci proponi anche quelle straniere..

    1. Hai ragione si potrebbe andare avanti per ore… di Baglioni ad esempio – se devo dire una canzone, una soltanto – metterei “Mille giorni di te e di me”. “Era lei” di Pecora? l’avevo dimenticata: bella! … mi ha fatto ritornar in mente un altro cantante degli anni ’70, Franco Simone: “Tu e così sia”, “Respiro”.

  2. La musica è un altro argomento interessante, chi non ha la colonna sonora della sua vita? Ci accompagna, ci tiene compagnia in molti momenti della nostra vita, ci sono brani che rimangono dentro di noi per sempre, altri ,più disimpegnati che canticchiamo di tanto in tanto, compresi certi tormentoni che magari non rientrano nei nostri gusti personali ma che inevitabilmente finiscono per farne parte in qualche modo. Ora, stilare una top ten è un’impresa ardua, difficile fare una cernita in una vastità infinita di note e accordi, ma ci provo. Ne compilo una, in ordine casuale, non per preferenza.

    FABRIZIO DE ANDRE’ ( GEORDIE)
    FRANCESCO DE GREGORI ( LA DONNA CANNONE)
    ROBERTO VECCHIONI ( LUCI A SAN SIRO)
    MODENA CITY RAMBLERS ( IN UN GIORNO DI PIOGGIA)
    ALBERTO FORTIS ( IL DUOMO DI NOTTE)
    SERGIO CAMMERIERE ( DALLA PACE DEL MARE LONTANO)
    MARIO CASTELNUOVO ( NUDO AMORE)
    FRANCO BATTIATO ( VORREI VEDERTI DANZARE)
    LUCIO DALLA ( L’ANNO CHE VERRA’)
    RINO GAETANO ( AIDA)

    E ci aggiungo anche la top delle canzoni straniere, anche qui scelta difficile, ma ci proviamo.

    PINK FLOYD ( THE GREAT GIG IN THE SKY)
    EAGLES ( HOTEL CALIFORNIA)
    NEIL YOUNG ( MONTEZUMA)
    KING CRIMSON ( EPITAPH)
    DIRE STRAITS ( ROMEO AND JULIET)
    LED ZEPPELIN ( STARWAY TO HEAVEN)
    QUEEN ( THE SHOW MUST GO ON )
    MUSE ( INVINCIBLE)
    NIGHTWISH ( SLEEPING SUN)
    ALCEST ( SOUVENIR S D’UN AUTRE MONDE)

    1. Grazie per aver accolto la mia richiesta sulle top ten. Sono per la maggior parte artisti che mi piacciono e andrò ad ascoltare i titoli che mi incuriosiscono e che non conosco (es. Geordie, il duomo di notte, nudo amore). Stesso discorso per le canzoni straniere.

  3. Sai, noto che autori come Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, alla fine ci sono sempre, qualsiasi siano i gusti musicali, come Vecchioni, Dalla, significativo del fatto che sono artisti senza tempo. Io amo i cantautori, la canzone “impegnata”, perchè solitamente anche le musiche sono curate…. come dice Mario Castelnuovo ” la canzone deve essere attrazione fatale tra musica e parole”… e io trovo che abbia ragione. E’ un artista che amo, forse anche perchè è uno di quelli che non si sono mai piegati al mercato, ha sempre fatto solamente cose sentite, e ovviamente ne ha pagato il prezzo, sia in termini di visibilità, notorietà, non ultimo il lato economico, ma ha mantenuto una sua coerenza e unicità; certo , sono scelte, uno che vive di musica, qualche compromesso lo deve trovare, ma in questo modo lui è rimasto un autore di circuito, destinato a un pubblico scelto, esigente. Non lo dico per snobismo, ma perchè mi riconosco in questa fascia, anche caratterialmente. In fondo nel cinema Daniel Day Lewis ha fatto solo film che riteneva adeguati….. con la differenza che Daniel , pur nella sua caratteristica , è riuscito a sfondare alla grande.
    Nella tua top c’è anche Mina, io non l’ho messa semplicemente per il fatto che faccio molto caso al testo delle canzoni, però devo dire, a ragione che lei ha una voce straordinaria e nel panorama delle voci femminili, a tutt’oggi, inarrivabile.

    1. Assolutamente d’accordo.
      E’ poi curioso il vizio che abbiamo di far confronti, dal momento che qualsiasi cosa che mettiamo in competizione – oggetto, fiore, animale, persona, artista… – è unica e diversa da ogni altra. Ma si vede che è inevitabile, e di fatto io sono il primo a farlo: il mio cantautore preferito? Francesco Guccini ! E non già per le sue canzoni più famose e scontate, canzoni “impegnate” si dice. Ma nel caso di Guccini si arriva quasi sempre a citare le canzoni che parlano degli anni 70′, della rivolta studentesca, la guerra, Auschwitz, Primavera di Praga… Come se le canzoni che ha scritto in cui parla della vita di tutti i giorni – incontri, sentimenti, amore… – nel suo caso non fossero “impegnate”. Beh, sono le più belle: Farewell, Autogrill, Incontro, Scirocco, Culodritto, Vorrei, Quel giorno d’aprile, Lettera…
      “Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni
      di vetro e sabbia, chi mi riprende la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
      gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti,
      l’ arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
      Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa
      e c’è il sospetto che sia triviale l’ affanno e l’ ansimo dopo una corsa,
      l’ ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita,
      il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa… che chiami… vita… (da “Lettera”)

  4. Guccini è un grande, ha sfornato testi di una bellezza autentica, come il brano da te citato a piè pagina… ma anche Shòmer ma Mi Llaia, Canzone per Silvia,quante ce ne sarebbero da citare in questa vastità di produzione… certo , tutti lo conoscono perlopiù per le sue canzoni di protesta, di denuncia, le avvelenate, del resto è figlio del suo tempo, descrive e canta una realtà che ha vissuto, gli echi del 68 ( era già grandicello, allora), gli anni di piombo, l’impegno sociale e politico, credo ci si sentisse molto coinvolti, al tempo, le canzonette erano messe alla gogna, tacciate di superficialità, ogni periodo, ogni epoca ha i suoi eroi, i suoi miti. Francesco Guccini rimane una voce di gioventù molto significativa per moltissima gente, forse per alcuni anche adesso….. anche se non scrive più canzoni, ma solo libri, Questo personaggio che Umberto Eco aveva definito “il più colto dei nostri cantautori” ha lasciato il suo bel contributo alla musica, in tempi in cui si era troppo poveri ma molto felici ( Hemingway), sicuramente tempi in cui ci si credeva di più, presumo… ma se avesse previsto tutto questo……..

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