Vasco Zen

Sai, ci sono momenti che mi scaraventano letteralmente in uno stato di leggerezza. Sono cose all’apparenza piccolissime. Eppure, hanno il potere di aggiustarmi la giornata. Sono momenti di grazia che mi ricordano l’infanzia, quando mi bastava fare una coccolata in braccio a mamma per essere sereno, leggero, felice. Felice, come quando più grande, giocavo a calcio e segnavo. Sereno, come quando flirtavo con le prime ragazzine. Leggero, come quando ho visto, per la terza volta Vasco a Sanremo. No, questa volta non era in gara, ed è stato ancora più bello, perché inaspettato. Non ricordo l’anno, forse il 2003 o il 2004. Non è importante l’anno, quello che conta è quello che ho sentito.
Perché Sanremo è Sanremo, si dice. Ma, con il passare del tempo questo slogan mi è come scemato, ed è successo da quando  le serate del Festival sono diventate infinite. Ma chi e quando ha deciso che dovevano finire all’alba?
La terza volta di Vasco era ancora un Festival che seguivo dall’inizio alla fine. È stato un momento folgorante. Ancora adesso, dopo vent’anni, quando quel ricordo torna a visitarmi mi fa stare bene. La sua esibizione aprì la serata finale di quella edizione. Vasco è un grande. Non ricordo un altro ospite che abbia mai cantato a inizio serata. Beh, sono convinto che non sia stato un caso, che Vasco si sia imposto per non sottostare al solito teatrino dell’audience. Quante volte il presentatore di turno ha ricattato i telespettatori? Pubblicizzando e rimandando più volte l’imminente esibizione della star del momento?
Quella sera no. Paolo Bonolis lo annunciò, Vasco scese la scalinata dell’Ariston e…

Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani è un altro giorno, arriverà

Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani è un altro giorno, arriverà
Domani è un altro giorno, ormai è qua

Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha, ah

Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani è un altro giorno, arriverà
Domani è un altro giorno, arriverà
Domani è un altro giorno

QUI, potete vedere l’esibizione.

Dopo Vado al Massimo e Vita spericolata, Vasco chiuse la sua personale trilogia di San Remo con Un senso. La canzone Zen più bella che io abbia mai sentito.
Un Vasco Zen immenso…

Per chi volesse approfondire: Vasco Modena Park, QUI potete leggerlo.

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Sono nato a Modena nel 1964 e vivo in un paese che è parte dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Da 35 anni faccio piastrelle. Mi occupo di ricerca. Crescere, crescere, crescere: non esistono altri obbiettivi. Ogni anno è una sfida. Sposato con due figli, da quattro anni scrivo su questo blog. Ma fin dal primo articolo ho capito che recensire un libro, un film o una canzone non è che un pretesto per raccontarmi: pensieri, passioni, desideri. Ricordi. Il vero scopo è fermare il tempo. Trattenere il più possibile istanti di felicità.

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