Ho questo bellissimo ricordo:
Festa dell’Unità di Vignola, concerto di Pierangelo Bertoli. Sarà stato il 1993, forse ’94. Conoscevo Bertoli e lo amavo già, ma non l’avevo mai visto dal vivo.
Stupendo!
Questa canzone non la conoscevo. È in dialetto modenese e mi ha folgorato. Da allora non mi ha più lasciato.
Qualche hanno dopo la sono andata a cercare, in un negozio di dischi di Modena. In centro, in via Emilia, subito dopo l’ospedale di Sant’Agostino. Non ricordo più come si chiama… forse Fangareggi, ma potrei sbagliarmi. Comunque. Sono anni che ha chiuso, ma allora era il negozio più famoso e rifornito di Modena. Il titolo della canzone mi sfuggiva, la canzone stessa, dal concerto, non l’avevo più sentita, ma alcuni versi li sapevo a memoria… Be’, per farla breve mi sono avvicinato al commesso e gliel’ho cantata:
Tem vo dir cle una bala
Ch’im han cunte una bala
Tem vo dir cle una bala
Cle propria una bala
Ma me la me bala a la ciap con dal vein”…
Il commesso mi ha guardato a disagio, il negozio era pieno imballato. Ci ha messo un attimo a portarmi gli album che aveva di Bertoli e a invitarmi, in pratica, ad arrangiarmi.
Ricordo di aver letto i titoli dei CD. Quando sono arrivato a “Eppure Soffia”, Bingo!
Eppure Soffia
C’era un tempo
La bala
Sera di Gallipoli
Non vincono
Cristalli di memoria
Per dirti t’amo
Racconta una storia d’amore
Prega Crèst
Povera Mary
È nato si dice
Due occhi Blu
Ho comprato l’Album e l’ho divorato.


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