È finalmente uscito nelle librerie, su Amazon e tutti i portali internet il mio primo libro. Il Cortile dell’Eden, Roberto Alboresi. Edizioni Albatros il Filo (Collana Nuove Voci). Dalla quarta di copertina: «Mi è sempreContinue reading
Categoria: Articolo
La Bala di Pierangelo Bertoli
Ho questo bellissimo ricordo: Festa dell’Unità di Vignola, concerto di Pierangelo Bertoli. Sarà stato il 1993, forse ’94. Conoscevo Bertoli e lo amavo già, ma non l’avevo mai visto dal vivo. Stupendo! Questa canzone nonContinue reading
Vasco Zen
Sai, ci sono momenti che mi scaraventano letteralmente in uno stato di leggerezza. Sono cose all’apparenza piccolissime. Eppure, hanno il potere di aggiustarmi la giornata. Sono momenti di grazia che mi ricordano l’infanzia, quando miContinue reading
Prima persona singolare di Murakami Haruki
Chiamatemi pazzo, ma se devo essere sintetico sono questi i due aggettivi che più di tutti descrivono un racconto di Murakami: magico e infinito. Perché nella storia ci finisci dentro anche tu, semplice lettore, risucchiato. Perché anche quando finisce, un suo racconto non è mai del tutto finito.
Pisolini buddisti
E badate bene ho una passione da sempre per la cultura Orientale. E se si è così attratti da Buddha, il Tao e lo Zen, la meditazione non è solo un interesse, diventa un vero e proprio obiettivo. Le fiere olistiche una necessità. Un modo immediato per vivere l’oriente, per informarsi, partecipare a eventi.
Trilogia della città di K.
“Nostra Nonna è la madre di nostra Madre. Prima di venire ad abitare da lei non sapevamo che nostra Madre avesse ancora una madre. La chiamiamo Nonna. La gente la chiama Strega. Lei ci chiama figli di cagna”.
SIDDHARTA
Il capolavoro di Hermann Hesse è poi quello di avere elevato Siddharta – un semplice figlio di un Brahmino – a un livello, se è possibile, superiore al Buddha stesso. Sicuramente l’ha reso più umano, perché a differenza del Buddha (che raggiungerà il nirvana rinunciando di fatto a vivere, scegliendo l’ascetismo più estremo), Siddharta conseguirà lo stesso obiettivo immergendosi totalmente nella vita. Sperimentando di tutto, anche i piaceri mondani, soprattutto i piaceri mondani: il cibo, il sesso, il denaro, il gioco d’azzardo, come qualsiasi essere umano.
La mia gattina zen
… e infine, Raven mi ricorda il piccolo Robby che ero: il piccolo Robby, sì, anche lui andava in mattana per un non nulla, così su di giri da rompere i coglioni al mondo intero. Cosa direbbe il piccolo Robby se ci incontrassimo? Se vedendomi gli venisse rivelato il futuro? Lui che la vita era una meraviglia: cortile, palla, corsa, nascondino, abbracci, risate, piscina, amici, chiacchiere, compagnia, feste, ragazze, baci, motorino.
Quando siete felici, fateci caso
“Quando siete felici, fateci caso” raccoglie nove commencement speech, tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004. Il libro è bello ma questa frase, questo titolo… questo titolo basta e avanza, ripaga già i soldi spesi. Anche se poi non leggessimo il libro. Come quando si è allo stadio e la partita è penosa, e poi all’improvviso accade l’imprevedibile, una poesia, come certe giocate che faceva Roberto Baggio.